Bambù
(Phyllostachys Pseudosasa Japonica)

Consigli per coltivare il Bambù

Il nome scientifico di questo Bambù cespuglioso è Phyllostachys Pseudosasa Japonica. I suoi culmi crescono in maniera compatta, sono sottili, dritti e ricoperti da pellicole verdi, che con il tempo cambiano colore diventando marroni, il loro diametro è di 2/3 cm. Le foglie verdi, lisce e leggermente curvate possono arrivare fino a 30 cm di lunghezza e 4 cm di larghezza.
La pianta predilige l’esposizione a mezz’ombra, ma vive bene anche in zone fresche e ombreggiate, resiste infatti fino ai -23° C, e cresce anche in appartamento.

Come piantare il Bambù

Durante il periodo primaverile si effettua la talea per rizoma. E’ necessario prelevare un pezzo di rizoma lungo circa 20 cm e posizionarlo, in maniera orizzontale, all’interno di un vaso con del terreno ad una profondità di almeno 5 cm. Dopo 20 giorni spunteranno i primi germogli, e solo quando le radici saranno cresciute le nuove piante verranno messe a dimora.
In autunno invece si effettua la divisione dei cespi. Bisogna prelevare una zolla di terra con due o tre culmi e metterla subito a dimora e irrigare costantemente.
Questi bambù crescono ovunque, ma prediligono terreni freschi. II suolo deve essere bagnato frequentemente, evitando però ristagni idrici. Se coltivati in vaso, è necessario fare attenzione a non lasciare mai seccare completamente il terreno. In primavera e a fine estate, bisogna fornire alla pianta del concime complesso a lenta cessione. Non è necessario potare il bambù, se coltivato in vaso è consigliabile accorciarlo leggermente durante la primavera.

Parassiti e malattie del Bambù

La Phyllostachys Pseudosasa Japonica non è una pianta particolarmente soggetta a malattie, ma potrebbe essere attaccato dalla cocciniglia bruna o cotonosa. In questo caso basterà eliminarle con del cotone imbevuto di alcool. In caso di afidi, invece, è consigliato usare antiparassitari specifici.