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Il Pittosporum Tobira Nanum (o Pitosforo Nano) è un arbusto sempreverde della Asia orientale, predilige esposizione soleggiata o parziale, poco resistente alle basse temperature e sopporta la salinità. Cresce mediamente con un portamento globoso che non gli consente di superare 1 metro in altezza/larghezza. Le foglie sono obovate di colore verde intenso. Si può tenere anche in vaso, mentre in giardino può essere usata per siepi e o macchie.
Il Pitosforo Nano(dal nome scientifico Pittosporum Tobira Nanum) è un albero sempreverde, appartenente alla famiglia delle Pittosporaceae, molto diffuse nel nostro paese. Il suo portamento è globoso e compatto, ed è adatto ai giardini piccoli poiché non cresce molto. Generalmente utilizzato come arbusto da siepe, è anche consigliata la coltivazione del Pitosforo in vaso, soprattutto per questa variante nana.
Buona resistenza al freddo e alla salsedine, gradisce un’esposizione con sole parziale o a pieno sole.
Se coltivato in giardino, il Pitosforo richiede poche cure.
Il periodo ideale per la messa a terra del Pitosforo Nano è l’autunno, quando il terreno risulta poco bagnato. Durante l’inverno, l’albero sarà capace di stabilizzarsi e radicare liberamente, anche se durante il primo anno di vita non avrà una fioritura vistosa. Nelle zone dagli inverni molto rigidi, è preferibile attendere la fine di febbraio per la messa a dimora.
Si adatta bene a quasi tutti i tipi di terreni ma bisognerà evitare quelli compatti, secchi o calcarei. L’ideale è un terreno organico e ricco, dotato di uno strato drenante.
La potatura del Pitosforo va eseguita a inizio marzo, eliminando i rami morti e malati.
Quando il Pitosforo è appena stato messo a dimora, le annaffiature devono essere periodiche, soprattutto per favorire l’attecchimento durante la primavera e l’estate. Negli anni successivi, la pianta riuscirà ad accontentarsi dell’acqua piovana, poiché ha una buona resistenza alla siccità.
Per quanto concerne la concimazione, basterà porre del concime granulare a lenta cessione a fine inverno, tale da arricchire il terreno di sali minerali. Durante l’autunno, invece, è bene pacciamare il Pitosforo con stallatico o cornunghia.
Sebbene il Pittosporum Tobira Nanum sia una pianta molto rustica e resistente, durante la primavera può subire attacchi di cocciniglia, da trattare con olio minerale attivato da insetticida sistemico.
Le foglie, invece, possono essere colpite da fumaggine e oziorrinco.
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