La Lagerstroemia, proveniente dall’Asia Orientale e Giappone, è un arbusto a foglia caduca appartenente al genere Lagerstroemia della famiglia delle Lythraceae. Deve il suo nome al botanico Linneo, che volle rendere omaggio ad un suo caro amico, L. Magnus von Lagerstroem.
Pianta ornamentale che può raggiungere diverse grandezze, si presenta con fusto eretto e sottile, mentre la chioma è tondeggiante, non molto densa. Le foglie ovali sono allungate e di colore verde scuro, tendente all’aranciato in autunno prima di cadere. Durante la stagione estiva, all’apice dei rami, germogliano lunghe pannocchie di fiori che possono essere bianche, rosa o lilla. In Asia è particolarmente utilizzata per la produzione di legname, infatti, quest’ultimo ha il pregio di essere molto compatto e caratterizzato da un colore chiaro molto apprezzato.
Dove coltivare la Lagerstroemia
Per una resa ottimale della Lagerstroemia, è opportuno collocarla in luoghi con esposizione in pieno sole o a mezz’ombra. È una pianta che predilige climi temperati e resiste a temperature fino a -6°C, ma non tollera la salinità. Riesce a svilupparsi in qualsiasi terreno, purché sia ben drenato, giacché teme fortemente i ristagni idrici.
La Lagerstroemia può essere coltivata sia a cespuglio sia ad albero come esemplare isolato, oppure in abbinamento con altre specie per la creazione di siepi. Questa specie cresce bene anche in vaso, dove è consigliabile, ogni tre/quattro anni, collocarla in vasi più grandi, per favorire la sua crescita. È importante eseguire il travaso durante la stagione primaverile, per evitare shock alle radici.
Cure necessarie: irrigazione, potatura, moltiplicazione
La moltiplicazione avviene per seme o per talea. A fine estate, si raccolgono i semi, divisi con una leggera pressione in sei parti, e seminati ad autunno o in primavera. Le talee, lunghe circa 20 cm, si prelevano tra luglio e agosto, collocandole in un terreno umido, formato da torba e sabbia.
La Lagerstroemia preferisce comunque terreni argillosi o calcarei, ricchi di sostanza organica e ben drenati. È consigliabile eseguire una concimazione in primavera, per favorire la fioritura, oppure fornire dello stallatico maturo in autunno.
Nello stesso periodo dell’anno è possibile eseguire la potatura, recedendo gli apici fioriti l’anno precedente e accorciando il ramo di circa 20 cm, in modo da favorire germogli nuovi. Se la pianta è messa a dimora in giardino, non richiederà annaffiature, in quanto, provvederanno le piogge a darle sostentamento, mentre, per quelle coltivate in vaso, sono necessarie irrigazioni regolari, al fine dimantenere il terreno umido, facendo attenzione ai ristagni idrici.
I boccioli della pianta possono essere attaccati da afidi, che nutrendosi della loro linfa, ne provoca il disseccamento e la morte, invece, le foglie sono soggette all’attacco dell’oidio, conosciuto anche come mal bianco. Per tutelare la pianta da tali attacchi, è consigliabile l’utilizzo di antiparassitari e fungicidi specifici.