Cos’è la potatura
La potatura è una tecnica basata su una serie d’interventi ideati per fornire vantaggi alla pianta, al fine di garantire miglior crescita e produttività. Tali interventi consistono nella rimozione di alcune parti vegetative; è necessaria quando sull’arbusto sono presenti delle problematiche, quali ramificazioni troppo lunghe o parti essiccateche potrebbero lederne il benessere.
Infatti, un albero non potato, anche se presenta tantissimi fiori, potrebbe produrre una scarsa qualità e quantità di frutti. Per ottimare la produzione,dunque,sarebbe necessario intervenire durante la stagione invernale, quando la pianta è spoglia di vegetazione, così da poter comprendere meglio la struttura e agire di conseguenza (anche se varia a seconda dei casi specifici). È consigliabile iniziare dalle branche che si estendono verso l’interno e che vanno ad incrociarsi tra di loro, cercando di garantire una distanza minima di 50 cm, in modo da realizzare una struttura più ordinata. Quest’attività di rinnovamento deve essere ripetuta per almeno 2-3 anni fino a quando l’arbusto non avrà assunto un portamento più compatto e avrà raggiunto un buon livello di produttività. Durante la fase di taglio è preferibile non recedere le branche che crescono in orizzontale, poiché solitamente sono quelle che ospitano un numero maggiore di frutti.
Quando potare le piante più comuni
Con l’arrivo dei primi freddi, arriva anche il periodo più idoneo per compiere la potatura, sebbene sia fondamentale che le piante si trovino nella loro fase di riposo vegetativo, cioè completamente spoglie da foglie. Si preferisce eseguire il taglio in questo periodo dell’anno perché i climi rigidi rallentano la formazione di funghi che potrebbero arrecare grave danno alla pianta priva di protezione. È opportuno non ritardare troppo il periodo di taglio per dare alla pianta il tempo per adeguarsi alle temperature più calde, in modo da prepararsi per i nuovi germogli della stagione primaverile.
Tecniche di potatura
Le potature si distinguono secondo lo scopo e della stagione in cui sono compiute, in particolare troviamo:
- la potatura di produzione ideata per anticipare il periodo di nascita dei frutti, al fine di ridurre quello improduttivo e di rimandare la fase di senescenza. Questa tecnica si esegue dal secondo anno di vita della pianta;
- la potatura verde, invece, prevede la realizzazione di una serie d’interventi tesi a rimuovere le parti vegetative superflue, come ad esempio i polloni o i succhioni (quest’ultimi sono rami posti alla base del tronco che si formano dal fusto o da rami legnosi maturi), che possono arrecare danno alla produzione qualitativa. In questo caso il taglio si esegue durante il periodo di riposo estivo per la pianta, ossia tra metà luglio e metà agosto;
- la potatura di allevamento o formazione, ideata con l’obiettivo di ottenere una forma ideale nelle piante giovani, per una migliore ottimizzazione degli spazi e dei punti di luce. È particolarmente utilizzata per le piante ornamentali;
- la potatura secca, questa è simile ad una “pulizia”, infatti, consiste nell’eliminazione dei rami in eccedenza, per favorire il rigoglio vegetativo. È realizzata nei mesi invernali, febbraio-marzo, dopo le gelate, per evitare che i geli possano provocare spaccature tra le fessure o l’attacco di batteri;
- la potatura di ringiovanimento che è adottata per rallentare il processo di invecchiamento della pianta, recedendo tutte le parti secche o malate;
- la speronatura, che consiste nello stimolare la vigoria delle branche, andando a tagliare i rami, lasciando dei speroni che favoriranno l’attività produttiva della pianta.
Come potare gli alberi da frutto
È consigliabile eseguire la potatura degli alberi da frutto verso la fine dell’inverno, salvo diverse esigenze, compiendo un taglio più vigoroso per gli esemplari più giovani, mentre, per quelli più vecchi, sarà necessaria solo una pulizia della chioma e uno sfoltimento dei rami più fitti.
In particolare per l’albero da melo, la potatura viene eseguita in un arco temporale di 4 anni. Infatti, nel primo anno, è necessario tagliare il fusto all’altezza di un ramo laterale. Il secondo anno, durante l’autunno, bisognerà scegliere quattro rami portanti che andranno a formare tutta la struttura dell’albero e accorciarli di metà.Il terzo anno si selezionano altri quattro rami da quelli lasciati l’anno precedente e si inizierà a tagliare tutti i rametti che crescono verso l’interno. Il quarto anno i rami avranno raggiunto la giusta maturità per iniziare a fruttificare. Una volta terminata la fase di formazione, bisognerà solo mantenere intatta questaforma e procedere all’eliminazione di rami e foglie secchi.
Gli alberi da pero vanno potati all’inizio della primavera, poiché durante il periodo di completo riposo vegetativo, il taglio potrebbe provocare cancri batterici alla pianta. Come per il melo, anche in questo caso, per ottenere un albero con un buon portamento si dovrà attendere 4 anni. Il primo anno è importante tagliare il fusto all’altezza di un ramo laterale e accorciare i rami ai latilasciando una sola gemma.Con l’arrivo dell’estate si dovranno scegliere tre rami laterali da doverlegare ai sostegni. A fine estate sarà eliminato il fusto centrale al di sopra dei due rami laterali più bassi, lasciando in tal modo una forma somigliante ad una Y.Il secondo anno i due rami laterali saranno accorciati, rimanendo lunghi circa 40 cm. I rami che da questi si svilupperanno, a fine inverno, dovranno essere tutti accorciati in corrispondenza di una gemma a legno che guardi versoil basso.
Durante il terzo anno, si continuerà nella direzione appena descritta, eliminando i rami che avranno raggiunto una lunghezza massima di 50 cm, al fine di favorire la nascita delle gemme a fiore.
Infine, in primavera, sarà importante favorire la crescita del legno che produrrà i potenziali frutti. Da questa fase in poi, sarà opportuno continuare con le cure andando a pulire la pianta da rami danneggiati o che vadano in direzioni non desiderate.
Gli alberi di ciliegio, invece, fruttificano sui rami di almeno due anni. Durante l’autunno sarà necessario potare i rami superiori a tre o quattro gemme, senza eliminare i rami inferiori, ma accorciandoli a quattro foglie, poiché sono importanti per l’irrobustimento del tronco. È consigliabile durante il primo anno di crescita della pianta eliminare i fiori, così da aiutare l’albero a concentrarsi sulla crescita vegetativa. Poi, con l’avvento dell’inverno, si dovrà intervenire eliminando i rami morti, le foglie secche e le branche che crescono verso l’interno.
La potatura del melograno si esegue eliminano sia i rami secchi ed improduttivi,sia i polloni basali. Il taglio deve interessare due o tre rami centrali, in quanto essendo non produttivi vanno ad incrociare quelli laterali, ostacolando la nascita dei frutti. Per il melograno è consigliato un taglio moderato, periodico e regolare. Generalmente il periodo ideale per eseguire la potatura è in autunno (ottobre-novembre), ossia dopo la raccolta dei frutti e prima del riposo vegetativo. Nel caso dei melograni giovani, la potatura può essere compiuta anche all’inizio della stagione primaverile per favorire la crescita della pianta.
Per quanto riguarda gli alberi di agrumi, solitamente si eseguono due tipi di potature: di produzione e di forma. La potatura di produzione è realizzata con lo scopo di incrementare lo sviluppo quantitativo e soprattutto qualitativo dei frutti.Per eseguire questa tecnica, è necessario compiere dei tagli che favoriscano l’ingesso della luce fra i rami, anche se ogni tipologia di agrumi richiede interventi specifici.
La potatura di forma, invece,è idonea per migliorare la forma della pianta di agrumi,tagliando i rami secchi e quelli cresciuti male o storti che deformano l’andamento dell’albero.
Il periodo ideale per potare gli alberi di agrumi va dagli inizi della primavera fino a metà estate.
Quali sono gli attrezzi necessari?
Le operazioni di potatura sono effettuate mediante l’utilizzo di specifici attrezzi a lama, come le forbici, le cesoie, i troncarami, il seghetto e lo svettatoio.
Le forbici e le cesoie sono spesso confuse tra di loro ma la differenza sta nello scorrimento delle lame; nelle forbici, scorrono l’una accanto all’altra realizzando delle incisioni, mentre nelle cesoie, scorrono una sopra l’altra creando tagli più incisivi. I troncarami sono utilizzai per recedere rami molto doppi. Invece, lo svettatoio è un utensile lungo caratterizzato da un’asta su cui è fissata una lama in grado di recidere i rami molto alti senza dover ricorre all’uso di scale.
Infine, c’è il seghetto che ha una lama simile allo svettatoio, serve cioè a recidere i rami più grossi, tuttavia, è poco utilizzato perché non permette un taglio netto e deciso.
In generale, è consigliabile un’adeguata pulizia di tutti gli attrezzi per potatura sia prima sia dopo l’utilizzo.